Stupori di Marzo
Cara nonna,
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È un battito d’ali,
la vita.
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Di intensi silenzi, in questi giorni viviamo, distanti ma uniti, chiusi in casa,
vittime innocenti di un male profondo.
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È una ferita al petto,
la vita.
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Di profumati cieli invernali, in questi giorni viviamo, sebbene sia sbocciata la primavera,
che scalpita, pian piano comprende che dovrà attendere.
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È un fiato sospeso,
la vita.
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Di nuvole pulite, in questi giorni viviamo, le musiche accese ma i cuori infranti,
lacrime di persone che vanno.
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Non torneranno.
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È mio padre.
È mia madre.
È mia sorella.
È mio nonno.
Lo erano tutti.
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È un mal di testa silente,
la vita.
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Di un insieme di voci stridenti, in questi giorni viviamo, le menti piene di dubbi,
incertezze che sgomitano e che stanno tornando.
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Amore che mi batti da dentro,
triste il futuro risveglio,
forse il maggiore di tutti,
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impugno il bastone,
mi alzo, è tardi,
ora tornano i figli.
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Manchi.
Tuo, A.