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Sfide difficili

E poi tornammo a chiudere. L’attenzione ai numeri tornava a farsi ossessiva dopo un’estate perfetta dove il mostro sembrava essere stato sconfitto.

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‘Quanti sono i casi oggi, papà?’

‘129, Sophia.’

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Siamo sulla spiaggia di Vercurago, davanti a noi il lago azzurro si incastona tra verdi montagne di manzoniana memoria. Sopra di noi, la Rocca dell’Innominato a imperitura memoria. Abbiamo nuotato a lungo, io e Sophia, giocando tra i mille e mille piccoli pesci che verso il tramonto si affollano verso riva in cerca di riparo. Tommy e mia moglie fanno castelli di sabbia sul bagnasciuga in attesa di cenare sotto l’ombrellone.

 

È il nostro ultimo bagno al lago, poi partiremo per il Trentino e la valle di Ledro e il giorno dopo partiamo, insieme ai nostri amici di sempre, destinazione Camping del Sole ma arriviamo sotto una pioggia battente. Che sfiga. E pensare che lo abbiamo scelto perché ha la piscina con gli scivoli. Attendiamo, abbattuti, nelle auto cariche. Ma poi arriva il sole (per fare quello che non si poteva..). Montiamo le tende come meglio ci riesce e ci buttiamo nella piscina riscaldata, Sophia e la sua amica Alyssa fanno 10, 100 scivoli e sono felici. Siamo emersi dalle nostre case solo tre mesi prima. Quando il sole tramonta dietro le montagne, mi dirigo al lago ed entro nell’acqua fredda. Mi sembra di nuotare nel mentolo, rinvigorisce e tempra.

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Giriamo le valli, i borghi, arriviamo fino a Riva del Garda ed è tutto un brulicare di corpi abbronzati, di volti nascosti dalle mascherine meno spesso dei gomiti. Si discute per tenere aperte le discoteche. Torniamo a Milano fiduciosi, pieni di vita. Ho pubblicato il mio primo romanzo, In direzione opposta, e l’ho promosso in radio e su diversi giornali.Riaprono le scuole.

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A fine settembre il virus sembra più vicino dell’altra volta. Tutti noi conosciamo qualcuno che se lo sta beccando, un collega, un amico, un parente, restano dei posti vuoti.

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Da 2000 a 5000 casi in una settimana, da 5000 a 10.000, sono al parco quando supera i 15000, prendo i bambini e torno a casa. Dove abbiamo sbagliato? Sophia inizia un corso di ginnastica che chiude due settimane dopo.

Ricomincia il bollettino dei numeri. In Francia dicono che siano 100000 al giorno, cosa fanno? Arriviamo a 35000 in nemmeno un mese. Il numero delle persone che ogni giorno vengono cancellate è impressionante. E pensare che c’era chi scendeva in piazza a dire che il virus non esiste.

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Un nuovo Dpcm, chiudiamo di nuovo. È tempo di stringerci di nuovo, di più e, per dirla con Kennedy, ‘di impegnarci anche in altre imprese non perché sono semplici, ma perché sono difficili, perché questo obiettivo ci permetterà di organizzare e di mettere alla prova il meglio delle nostre energie e delle nostre capacità, perché accettiamo di buon grado questa sfida, non abbiamo intenzione di rimandarla e siamo determinati a vincerla.’

Insieme.

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