Rondine
Caro Riccardo,
Hai visto che fiori meravigliosi? Quelli nati dai semi che ti ho regalato. I colori sono sgargianti come nella foto della confezione?
La primavera quest'anno è giunta prepotentemente con gli stormi di rondini che volano, giocano, compiono acrobazie così belle, così veloci da far venire un gran mal di testa eppure è un dolore che sopporterei per altri mille anni, solo per aver il piacere di osservare queste splendide creature e avere la sensazione di essere loro, sono rondine, sono libera, non ho nulla che mi tiene ancorata a terra, ci sono solo io e l'aria e il sole...
Mi manchi terribilmente, mi chiedo se tu voleresti con me, lo faresti?
Raggiungeremmo lidi lontani, vedremmo cose magiche, esotiche. Il mondo è ai nostri piedi...
Sono solo fantasie, lo so, nessuno può insegnarmi a volare, nemmeno tu.
Mi chiedo perché Dio non ci abbia progettati per essere in grado di farlo, per ricordarci che non siamo angeli? E nonostante questo abbiamo trovato il modo per eludere il suo volere. Ci siamo ingegnati, abbiamo costruito aerei, mongolfiere, paracaduti, tutto per dimostrare che se vogliamo possiamo essere Lui. Possiamo essere qualsiasi cosa vogliamo. Persino Dio.
Ma non basta, non è abbastanza. Niente è mai sufficiente.
Tu invece come stai? Mi rendo conto che non ha senso farti questa domanda. Mi illudo, spero ancora in una tua risposta ma non leggerai mai questa lettera, non puoi più. Solo nei miei sogni possiamo incontrarci.
Per sempre tua
Dafne Rondine