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Piuma

Dicono che quando ritrovi una piuma significa che uno spirito ti è vicino ed è pronto ad ascoltarti.


E’ probabile che questo accada, soprattutto, quando tutto diventa troppo da sopportare, ignorando quei segnali inconfondibili che ci fanno capire che siamo al limite.
Potrebbe capitare più spesso a quelle persone per cui non è facile ammettere di stare male e che, proprio per questo “star bene di facciata”, non trovano quasi mai un orecchio pronto ad ascoltarle o l’abbraccio sincero e confortante di qualcuno che le conosca così bene da capire che c’è qualcosa che non va..


Eh si, per noi ermetici e poco affini ai baci e abbracci, se non strettamente necessario sia chiaro, è davvero difficile convivere con le nostre paure nascoste così a fondo, che perfino noi stessi pensiamo che in fin dei conti non va così male come il resto del nostro corpo ci vuole far credere…noi, sempre con il consiglio pronto per chiunque, ma che prima di ammettere di aver bisogno di qualcuno o qualcosa ci facciamo mille paranoie, prima fra tutte il non voler gravare sugli altri, che sono già fin troppo impegnati ad affrontare i loro.


Forse, perché ogni volta che ci siamo cascati e ci siamo rivolti a quello che pensavamo fosse un amico/a ne siamo usciti ancora più confusi di prima, grazie al loro minimizzare i nostri malesseri ed ingigantire i propri.
Eh ma tu però…io invece… frase che, piuttosto di risentire per l’ennesima volta, preferisco il silenzio, la mia unica arma di difesa.
Ed è qui che entrano in scena le protagoniste di questa storia: le piume bianche, di quel bianco simbolo di purezza che solo un angelo può aver perso.


Le prime volte cerchi di capire da dove arrivino, apri tutte le imbottiture dei cuscini del divano e trovi solo ovatta, controlli che i giubbotti invernali siano al loro posto nella stanza più lontana da quella in cui continui a ritrovarle e giungi alla conclusione di avere un uccellino che vive in casa tua.


Scartata l’opzione del nido in casa tua, inizi a raccoglierle e conservarle tutte nella tua scatola delle cose assurde, eppure quando meno te lo aspetti, la ritrovi sempre lì…al solito posto…e la riponi con tutte le altre, che, invece, non si muovono da dove le hai messe.


Cominci a capire che qualcuno che ha capito che stai male c’è…qualcuno che è stanco di vederti ogni ora sempre più immersa nella tua solitudine, ogni mattina fare i conti con la nausea che cerchi di calmare ingurgitando qualcosa ormai a caso, e alle prese con quegli attacchi di ansia che ormai sono all’ordine del giorno.


E ti senti un po’ più al sicuro, protetta da quell’ala bianca che ti circonda le spalle con il suo abbraccio e sotto il quale ti lasci andare ad un pianto sconsolato. 


Non so chi tu sia, ma mi sento fortunata a sentire la tua presenza, a cui nessuno crede, ma che io sento sempre così vicina al mio cuore che pensavo chiuso ermeticamente ormai da tempo.

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