Libere
Con le mani indurite e i muscoli delle spalle doloranti in questa mattina dove il sole non è ancora sorto e la città dorme.
Con una gonna che sta diventando più stretta ed il ballo frenetico cercando caparbiamente di entrarci ancora.
Con buste piene, che le dita s'ingrossano e il sangue attende di riprendere i suoi spazi.
Con caviglie gonfie e tanti km ancora da fare.
Con un piccolo fardello sulle spalle, scivolando tra le cattiverie del mondo, nascondendolo alla caccia spietata.
Con gli occhi spalancati verso la fine della strada a cercare una sagoma familiare, vedendola sempre con i calzoni corti e le ginocchia sbucciate anche se ora hanno un abito e una donna al loro fianco.
Con un bicchiere in mano a ridere e piangere delle incomprensioni.
Con lo sfrenato desiderio di amare, in un letto bollente e immobile.
Con la solita, ingestibile, irritante autonomia che rende uniche e fa sembrare tutto il resto una scoperta già divulgata.
Con la voglia di non fermarsi mai, splendidamente libere...