Lettera all'insonnia
È mezzanotte passata e ancora non riesco a prendere sonno.
L'insonnia è mia amica e complice di vita da diversi anni ormai. Ma non è sempre stato cosi e ultimamente abbiamo ripreso ad andare meno d'accordo.
È da un po' di tempo che appena viene notte iniziamo a discutere. Allora, ogni sera mi faccio prendere dal timore, come se qualcuno ci possa sentire e appena si fa buio, mi accingo a chiudere le persiane della finestra di camera mia.
È diventata una sorta di routine in questi giorni di quarantena.
Ma non stasera. Stasera appena il cielo si è fatto scuro non sono andata a chiudere le persiane. Forse volevo un po' sognare ad occhi aperti.
Allora l'ho presa per mano e sono rimasta con lei affacciata dalla finestra per qualche minuto per assaporare l'aria fresca primaverile e il rumore del silenzio. Lo scorrere dell'acqua del ruscello che scende sotto casa mia mi ha riportato con la mente ad alcuni suoni della natura e poi subito ad immagini di parchi e boschi percorsi durante alcuni dei miei viaggi passati. In questo periodo dell' anno i prati sono di un verde evidenziatore e sono ricoperti di piccole pennellate di fiori.
Adoro quella sensazione di benessere data dalla freschezza dell'aria, dal rumore del vento che si infila tra le foglie e i rami degli alberi e dal profumo dell'erba.
Nella mia mente scorrono immagini dei meravigliosi parchi di Golders Green e del Secret Garden di Londra. Quante belle passeggiate trascorse immersa nella natura.
Eh si, stasera questo pensiero fluttuante nella mia mente mi ha fatto prendere una fresca boccata d'ossigeno.
A volte l'insonnia non mi lascia da sola e rimane appiccicata a me tutta la notte. A volte non mi lascia proprio spazio, anzi mi soffoca. Spesso bisticciamo e finiamo per litigare, perchè io vorrei essere lasciata in pace.
Però sento che stanotte questo non accadrà e che sarò accondiscendente. Si, stanotte andremo d'accordo perchè le racconterò dei miei ricordi di quei giorni trascorsi in mezzo ai colori.
M.