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Lettera a me stessa

Il fiato caldo rende sfocata l’immagine che vedo

Dal vetro freddo.

Stare chiusa tra i muri e veder cambiare 

 I colori di quella parte di cielo a me concessa.

E penso,

Penso a quanti tramonti e albe ancora vedrò 

Seduta su questa sedia,

Davanti alla finestra,

E a quante sfumature ho visto

Girando, inciampando, respirando

L’aria

Quasi mi manca, il respiro.

E Poi?

Poi sarà ancora più bello

Dividere la stessa parte di cielo

Con te,

Aspettare la luna 

Per poi sentire

Il tuo fiato caldo

Sulla mia guancia, ancora fredda

Dalle lacrime.

Ricordati, Francesca, 

Di questo momento surreale quasi, 

Ma che ti fa pensare

A quello che hai vissuto

E che vivrai, presto.

​

 

Francesca del Marzo 2020.

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