La primavera che ci attende
Non c'è niente di più bello e forte di un’ anima che guarda con comprensione verso un’ altra anima.
Anche a me dà la forza.
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La primavera piange negli angoli aspettando di sentire il suo profumo, la terremo nell'anima per poter superare questi tempi in cui combatteremo un pericoloso virus dietro le porte chiuse. Possiamo ancora goderci tutto ciò che ci circonda? Possiamo ancora ammirare tutto ciò che la primavera ci offre?
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Siamo arrivati a stare lontani anche dalla nostra ombra, per mantenere le distanze da tutti, chiedendoci " ha il virus? Meglio stare lontani.” È una situazione surreale nel mondo intero.
I bei tempi diventano bei ricordi, i cattivi rimangono lezioni di vita.
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Quello che so, che nella vita si può sempre contare su Dio, a volte su te stessa, e poche volte sugli altri.
Come ha detto Papa Francesco, che questi momenti a casa non vadano sprecati, che siano momenti per pregare, per restare più vicino ai nostri cari, che possiamo goderci anche il silenzio, che siano momenti di riflessioni per tutti, apprezziamo anche di poter guardare la primavera attraverso le finestre, lei ci invita al suo compleanno di festa dei fiori. Guardiamo l’alba attraverso la veranda, tutto possiamo osservare se vogliamo, la primavera ci aspetterà, perché lei è incompleta senza di noi, senza sentire i bambini che giocano, urlano, litigano, la primavera si completa attraverso di noi.
Ammiriamo tutto, perché la primavera come l’alba è molto più di un suntuoso spettacolo della natura per abbagliare l'uomo: è un dono di Dio per noi. Riceverlo con gratitudine e godersi ogni istante di quel giorno con saggezza è il nostro dono per Dio.
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Ci sono così tanti materiali di cui noi esseri umani siamo fatti, che mi rendo conto che siamo anche roccia quando in mezzo a milioni di pezzettini riusciamo a vederci tutti interi, uniti.
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Mi piace davvero la permanenza di queste unione tra noi, mi sembrano magiche, che anche se sono sporadici continuano inesorabilmente a camminare nella nostra atmosfera con profumo di cose preziose.
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Noi siamo uniti, siamo gli uni per gli altri indispensabili, ecco perché non dobbiamo separarci. Restiamo a casa per terminare questa epidemia, i nostri eroi medici infermieri sono sfiniti per noi, ma non mollano, noi cosa dobbiamo fare?
Restare a casa. Ho sempre detto odio la scuola, pur andando bene, ma oggi non direi più questo, perché è il posto dove incontro i miei amici, i miei prof, e il post dove entro ogni mattina sempre in ritardo ma avendo dei prof meravigliosi l’unica cosa che mi dicono la colazione l’hai fatta lentamente? Chiara la prossima volta entri alla seconda ora. Ed io si sì. Ora vorrei sentirle queste parole, per non parlare delle uscite con le amiche, le risate, i racconti complici.
Finirà tutto. Andrà tutto bene, restiamo a casa, perché ci sono già vite da salvare in ospedale.
Un abbraccio
“Chiara”