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La nostra famiglia bielorussa

Cara Lena,

in Italia la situazione sta diventando pesante. Nel giro di poche settimane sono cambiate molte cose. Il 24 febbraio è stata chiusa la scuola e molte attività. I casi sono aumentati in modo incontrollabile, così noi ora siamo bloccati in casa.

Vi abbiamo pensato subito, immaginando che in Bielorussia il virus sarebbe arrivato dopo e così monitoriamo il sito del vostro principale quotidiano. Siamo increduli: notizie sul coronavirus, pochissime. Nessuna misura di contenimento, si parla di “psicosi” e di paura che abbassa le difese immunitarie e uccide più del virus. Nella realtà la situazione in Bielorussia è preoccupante. I casi di pazienti infetti stanno aumentando. Dovete informarvi attraverso siti web e community indipendenti.  

Siamo molto preoccupati per voi, in particolare per Arina, la piccola più fragile nella vostra famiglia. Se potete, sospendete Lera da scuola, per evitare che porti il virus a casa. Se la scuola continua, i contagi esploderanno. Fate in modo che Aleksei usi sempre i guanti e la mascherina, quando lavora. Sappiamo che siete attenti ma vogliamo tenervi aggiornati sulla reale situazione italiana.

I bimbi in Italia forse verranno a settembre. Ho pensato a Lera e alla sua incontenibile voglia di partire, ho immaginato la sua tristezza quando ha saputo che non potrà farlo. A tutti i bambini del mondo è stata tolta la scuola, gli amici, i nonni. Noi adulti possiamo ragionare e resistere, per loro è molto difficile capire e accettare.

Vi terremo aggiornati. Resistete, facciamolo insieme a distanza. E sogniamo di vedere i bambini e di trascorrere un meraviglioso mese insieme; dobbiamo sperare in un futuro migliore in cui potremo piano piano tornare ad abbracciarci, come siamo abituati a fare e come abbiamo fatto lo scorso anno quando ci siamo conosciuti. Vi ricordate quanto è stato bello?

Elena

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