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In quarantena ho capito che...

Mha! Le ho tentate tutte... Persino la meditazione, che io non ho mai capito, questo cavolo di meditazione di cui tutti sembrano così entusiasti... O é una massa di pecoroni, o io sono la solita imbecile che fatica non poco a capire le cose(e questa seconda alternativa mi sembra la più plausibile).

Comunque la colpa di tutto é mia, solo mia. Non incolpo il destino, non incolpo proprio nessuno.. Io sono la causa dei miei mali.

 

Il problema é che mi faccio veramente schifo:so perfettamente dove sta il mio errore, so perfettamente cosa dovrei fare per porvi rimedio ma non riesco nella maniera più assoluta a fare nulla di quello che dovrei. Non mi piaccio. Punto. Non vorrei mai avere un'amica come me e comprendo benissimo chi decide di allontanarsi da me. Non so come faccia a sopportarmi mio marito.

Non sono una buona moglie. Oh chiariamo! Anche lui ha i suoi buoni difetti, ma pover'uomo! Per sopportare una come me, altro che difetti! Lo comprendo, e davvero non so dove riesca a trovare la forza per continuare a vivere la sua vita con me.

 

Quali sono le cose positive che gli trasmetto? A ben pensarci non ci sono. Dunque.. Strana vita la nostra. E mio figlio? Cosa dire di quel buono e paziente ragazzino che non ho neppure generato io! Ma come fa a continuare a vivere in una famiglia così? Dove trova la pazienza e la forza per andare avanti, giorno dopo giorno, colsorriso sulle labbra? E dire che é pure nell'età dell'adolescenza.. Capisco le sue rare crisi... Gesù! Sono terribilmente soffocante, presente, sfiduciata, rancorosa..

 

Odio essere così, mi odio, non mi sopporto! Sono la copia esatta di mio padre. Santo cielo! I miei genitori! Come ho fatto a resistere? Il grosso problema é che ora sono la copia perfetta di mio padre e questo é terribile. Mio padre é stato terribile. Mia madre la é stata dopo, a modo suo:entrambi sono stati terribili con me. Io ho subito il loro carattere, non mia sorella. Lei é nata dopo, non ha conosciuto bene il lato irascibile di nostro padre perché quando é nata lui aveva finalmente smesso di lavorare così tanto, e almeno riusciva a dormire tutta la notte senza interruzioni. A lei é stato permesso tutto: si é sempre presa le sue libertà,tutto le era concesso col sorriso sulle labbra. Io, incatenata nel mio carattere iper sensibile, nel mio corpo malaticcio, ho solo subito in silenzio. Ho passato una brutta infanzia! Non parliamo dell'adolescenza... E dopo? L'università.. Oh anche quella, fatta solo per compiacere i miei genitori, per renderli felici e orgogliosi.. Che fatica! Ho fatto tutto nella vita solo per compiacere la mia famiglia.

 

Plagiata. Solo ora me ne rendo conto. Cioè, è da qualche anno che ho capito. Non ho avuto il coraggio di tagliare i ponti con tutti perché so che sarebbero morti dal dispiacere, ma la tentazione é stata terribilmente forte. Poi questo rancore che mi é esploso sono riuscita pian piano a smaltirlo, a lasciarlo uscire, l'ho fatto andare... Bene, sono stata brava;credo che sia la prima cosa positiva che ho fatto nella mia vita.

 

Sono esplosa, mi sono permessa di esplodere; poi peró sono stata capace di rientrare. E non é morto nessuno. Ecco, qui sono doverosi i complimenti a me stessa! Ma poi.. Se voglio salvare almeno mio figlio e farne una persona autonoma, indipendente, fiduciosa.. Devo essere in grado di trasformarmi anche adesso, per lui! Gli voglio molto bene, è un buon ragazzino. Non ha chiesto lui di venire a vivere in questa famiglia!

 

Così come io ripeto sempre che non ho chiesto di venire al mondo e dunque non mi sento in debito con i miei genitori, anche lui non ha chiesto espressamente a noi di andarlo a prendere! Siamo piombati su di lui a ciel sereno, così, come una bomba d'acqua gelata.. Terribile! Sradicato da tutto il suo mondo, che anche se a noi pareva terrificante, era il suo mondo, tutto suo! Qui é tutto diverso, io sono terribilmente diversa da come dovrei essere! Io sono insopportabile! Lui é preso tra due fuochi:la sua indipendenza e il desiderio di rendere felici noi. Come ero io a suo tempo. Che tristezza!

 

Ma se ora comprendo la situazione, se riesco chiaramente a vedere il problema! Diavolo! Devo porvi rimedio! Se sono una persona mentalmente sana, se mi rimane un briciolo di buon senso, se in un qualche modo mi voglio riscattare! Se voglio rialzarmi, guardarmi allo specchio e non provare pietà e rabbia! Allora devo essere capace di vincere questa miserabile lotta con la parte più insopportabile di me.

 

Deve poter uscire la parte migliore, quella che in fondo penso poi di avere, solo troppo nascosta, repressa, non abituata alla luce e schiacciata. Diavolo! Lo vedi?! Credo di avere finalmente intaccato la pellicola che chiude questa ME in fondo al pozzo.. Forse ci sta passando un barlume di luce, un piccolo spiraglio, aria pura! Vedi? Senti? Annusa Elena, annusa! Alza la testa verso l'alto! Là devi andare! Se lo sai, sforzati! Alzati! Usa le unghie, aggrappati al muro di questo profondissimo pozzo e vai! Comincia a salire, so che ce la puoi fare... Vivi per te, ora! Tuo figlio sa come fare! Sa cosa fare! Lascialo! Lascia che viva la sua vita, che faccia quello che ritiene giusto fare.. Lo sa!

 

Vivi per te Elena.. Così facendo, vivi bene anche per lui!

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