Dedica
Ai sentimenti di ieri, a quelli di oggi...
Ai sentimenti che mi hanno permesso di affrontare questa prova... La dedico a me...
Il ricordo vola spedito tra le stelle di Maggio 2010, penetrando i vetri vibranti della finestra.
La camera, luogo di culto, la parte più fragile di tutta la casa, la più buia.
Leccando le ferite davanti all' abatjour, guardando la punta delle penne e, quell' inevitabile senso di detenzione provata con orgoglio.
Non c' è essere vivente più importante, ed è possibile scordarsi che anche nella più misera circostanza, si VIVE.
Il tempo ha soffiato come vento in tempesta per poi posarsi in una giornata di aprile di dieci anni dopo, sopra il mandorlo in fiore davanti alla camera.
Quel profeta vestito di luce, abbracciato alla terra...
La mia detenzione si colora di bianco e chiudo gli occhi.
Sono il mandorlo, sono il vento che lo spoglia, sono la distanza che ci separa, sono...VITA!