Come in un puzzle
Potrei raccontarti i sogni di cui non ti ho mai parlato e quei momenti di “epiphany” in cui ho sentito il cuore fare un balzo di troppo.. provare a descriverti i capogiri che mi generano i tuoi sguardi quando oltrepassano una certa soglia.. potrei raccontarti questo e molto altro.
Io che parlo tanto di coraggio in fin dei conti mi nascondo dietro un pc o un telefono, forse non sono così coraggiosa come credi. La tua forza, il tuo magnetismo, la tua esperienza.. un po’ mi intimoriscono, tanto quanto il nostro essere simili. Ma è proprio da questa similitudine che a mia volta ricavo forza e motivazione, è come avere con me una batteria sempre carica che mi mostra e mi sostiene sulla rotta. Io a virare da quella rotta ci ho provato (e chissà, forse ci sto ancora provando?) ma l’esperienza fino ad ora non è stata delle migliori.
La verità è che c’è sempre un qualcosa che mi riporta verso di te. Un po’ come essere dentro un grande puzzle, i pezzi si mescolano.. ma serve una combinazione ben precisa per creare il disegno finale. La cosa assurda è che la combinazione il più delle volte sfugge totalmente al mio controllo.
Se io e te a quel disegno arriveremo mai non lo so, però una cosa l’ho provata sulla mia pelle: affidarsi sempre a quel che si crede e soprattutto si sente giusto, è la chiave di tutto. Il tuo “leap of faith”, tanto per capirci. Questo è ciò che mi sono ripromessa di fare da qualche mese a questa parte, con le mie azioni e le mie parole.
Caro R.,
questa anomala mezzanotte di primavera mi ispira a scriverti queste parole. Forse rimarranno solo scritte qui con la scusa del periodo di quarantena che ci rende più umani, più sensibili, più autentici.. o forse no.
Io sto facendo la mia parte..
E tu?
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Buonanotte a te che leggi e a tutti coloro che come me, come noi, vivono questo momento come una grande occasione di rinnovamento, verso nuovi orizzonti, con gli animi colmi di amore, fiducia e speranza.
This is just the beginning.....
V.