top of page

Cari sconosciuti

Cari sconosciuti,

è tanto che non ci vediamo. Vi ricordate di me?

 

Sono quel ragazzo che ogni tanto vi passa vicino correndo sul lungomare, tutto preso dal suo gesto atletico come se non ci fosse altro al mondo.

 

Sono anche quel bambino che attraversa la strada con lo zaino più grande di lui e tira su col naso, forse dovrebbe usare un fazzoletto.

 

E sì, sono pure quel cretino che salta su ogni singola canzone al concerto e vi ha schiacciato il piede destro ma poi si è scusato, certo anche un po' più di coordinazione non guasterebbe, va bene che è

un concerto ma magari anche guardarsi intorno e se c'è qualcuno di più piccolo non andargli addosso, no?

 

E infine sono quel ragazzino che sul treno, seduto di fronte a lei, giovane come lui, le dice quelle cose cattive e lei si mette a piangere e poi scende dal treno praticamente in lacrime.

Lo so, non dovevo parlarle così. Me ne renderò conto solo molto tempo dopo, ma vi assicuro che anche se sembravo tranquillo poi ho pianto anche io ripensando a quelle parole.

 

Ma parliamo di voi, piuttosto!

Come state?

 

Vi siete ripresi da quella volta che sembrava stesse per crollarvi il mondo addosso perchè il marito di vostra figlia insisteva a farle pressioni sull'acquisto di una macchina nuova, nonostante tutte le spese della casa che stavano affrontando in quel momento?

 

Avete poi capito se effettivamente quella vicina ce l'aveva con vostro figlio al punto di buttargli lo zaino di scuola nella spazzatura, o semplicemente era stato uno scherzo di qualche compagno di scuola idiota?

 

E quella ragazza al ristorante, le stavate facendo una bella ruota degna del pavone che siete. Laurea, master, lavoro in Scozia. Lei però non sembrava granchè impressionata, forse solo un po' annoiata.

 

Ma a volte le apparenze ingannano e io nel dubbio faccio il tifo per voi, sempre!

 

Questo non ve lo dimenticate: quando state correndo per prendere un autobus con i sacchi del fruttivendolo e i tacchi io faccio il tifo per voi!

Quando il vigile vi sta multando e il biglietto del parcheggio è scaduto da soli dieci minuti, io faccio il tifo per voi!

E quando al mare, la sera, siete appoggiati alla spalla di un bel ragazzo che vi carezza i capelli, io faccio sempre il tifo per voi.

 

Perchè voi siete parte della mia vita, come io della vostra. E spero che qualche volta abbiate anche voi fatto il tifo per me, quando stavo cercando di compiere qualche balorda impresa davanti ai vostri occhi che per caso vagando si posavano proprio su di me.

 

Mi mancate, cari sconosciuti.  Mi manca il rumore indistinto che fate quando siete in tanti, mi manca il chiacchiericcio fatto di cose banali ed esagerazioni iperboliche e luoghi comuni che si sprecano.

Mi manca perfino quando vi accalcate, quando cercate di saltare la coda, quando entrate nella rotonda e non mi date la precedenza.

 

Questo virus mi ha tolto la vostra compagnia e mi ha costretto a privarvi della mia, ma non vi preoccupate: ci rivedremo.

 

Mi rivedrete per le strade di questa vecchia città e sulle spiagge e in pizzeria. Cercherete di nuovo di passarmi davanti in fila dal macellaio. Vi suonerò di nuovo il clacson unendolo ad insulti inudibili quando non mi date la precedenza.

 

Nel frattempo, io continuo a fare il tifo per voi!

 

Fategliela vedere a vostra suocera, al vostro capo, al vostro vicino di casa!

 

E se quella ragazza ancora non cede, continuate a provare, non sarà un virus a fermarvi! Chiamatela ancora! Vedrete che alla fine cede!

 

Un abbraccio, a presto!

 

Uno sconosciuto

bottom of page