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Cara me

Cara Me,

come stai? 

Spero nel qui e ora di trovarti in sicurezza e in buona salute.

E’ giunto il momento di scriverti, come se fossi una persona in una distante prossimità, una persona che a tratti non comprendo, ma cerco e voglio accettare comunque.

Vorrei chiederti come realmente ti senti, perché fatico a capirlo, per quel tuo continuo sparire e zigzagare come una farfalla tra alti e bassi, più bassi che alti in verità, per quel tuo volontario ostacolarti e allontanarti spesso da propositi e desideri con tanti inevitabili inciampi, che ti vorrebbero immobile.

Sai in fondo so che devo saper pazientare non solo con i tempi fuori ma anche con te, che sei dentro, chissà dove, forse negli angoli più reconditi e nascosti: spero non troppo bui.

Alla fine penso che nel nostro discorrere rimangono in sospese sempre troppe domande, ma so che non è tempo neppure di voler risposte, ma di conviverci: arriveranno.

Eppure ci conosciamo da tanti anni, siamo ormai dall’altra parte dell’età, ma questo non vuol dire che siamo diventate due sagge e complici amiche, che ben si conoscono.

Tante volte ti chiedo di farmi un cenno, perché possa intuire ciò che davvero ti fa star bene, perché vorrei non perderti e continuare a prendermi cura di te.

Alla fine sai credo di non averti trascurata mai, di aver sempre sentito la tua fragilità preziosa e lucente come il cristallo, la tua sensibilità così fine e delicata che spesso ha assorbito tutte le sofferenze del mondo, le tue emozioni a volte tanto intense da far spavento e la decisa consapevolezza dei tuoi limiti.

Ti chiedo solo di avvicinarti ancora un po' a me, anche grazie alle nostre litigate, ai nostri conflitti che tutto sommato possono essere una virtù e possono aiutarci a trovare le giuste distanze, come i due porcospini che in una fredda notte d’inverno escogitano il modo di stare accanto e tenersi caldo, senza pungersi.

A malincuore ti lascio, ma ti riscriverò presto: abbiamo un progetto in comune, dobbiamo prepararci ad un cambiamento, non per pensare ad un’altra vita, ma per ben-vivere quella che abbiamo.

Andrà tutto bene.

Un caro saluto

Marina

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