Cara Italia
Cara Italia,
Ti scrivo direttamente dall'epicentro di questa seconda ondata. Dove le città a una certa ora della sera si svuotano, diventando veri e propri deserti senza fine.
Il silenzio che si respira è impressionante. È pieno di paura, e avvolge ogni angolo. I paesi sembrano immobili, tristi, senza vita; abbottonati, pensierosi; nascosti nella foschia di questo autunno. Chiedono solo che questa notte passi velocemente, che questo periodo venga accantonato, e possa rimanere solo un brutto ricordo.
Questa è ora la zona rossa. Il fulcro di questo grande casino. Rossa, come il sangue, come il cuore. Pieno di speranza, forza, coraggio.
Cara Italia noi non siamo abituati a mollare. E anche questa volta ne usciremo insieme; in attesa che gli abbracci possano tornare di moda.