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A mio nonno, di cui oggi ho conosciuto la voce

Ciao nonno,

 

ti scrivo questa lettera perchè oggi, dopo 27 anni, ho sentito per la prima volta la tua voce. La mamma mi ha mandato un video, dell'85 probabilmente, dove tu orgoglioso ed emozionato, presentavi i tuoi Quaresimali su RAI3. Appena ho capito, dopo la presentazione del giornalista, che avrei sentito la tua voce, per la prima volta in 28 anni, mi è scesa una lacrima. Ti ho sempre visto in foto, ho sempre sentito parlare di te ma non avevo mai sentito la tua voce. E' stato bellissimo associare ad un volto, a delle storie il tuo tono di voce. Non ti ho mai conosciuto perchè un cancro ti ha portato via quando avevo a malapena un anno ma sono sicura mi saresti piaciuto. Tutto quello che so di te mi è stato raccontato da mamma, dagli zii e dalla nonna. Eri vulcanico, creativo in tutto ciò che facevi e penso e spero di aver preso da te queste caratteristiche. Oggi, spero di essere una nipote di cui tu sia orgoglioso. Sai, ora siamo ad Aprile del 2020 ed è tutto molto diverso da quando tu sei andato via ed è ancora tutto molto diverso da due mesi a questa parte. Non posso più vedere nemmeno la nonna o la mamma perchè è arrivato un virus che ci costringe a rimanere tutti a casa almeno fino al 3 di maggio. Voglio però rassicurarti sul fatto che i tuoi Quaresimali sono al sicuro (ne sto mangiando uno proprio ora) gli zii si sono attrezzati con le consegne a domicilio, non sia mai che i genovesi rimangano senza i dolci della quaresima! La nonna sta benone, ogni tanto bisogna ripeterle le cose ma, come saprai, non si ferma un attimo neanche in quarantena: mette a posto il giardino, le piante, lava le ceramiche e le stende al sole sulla passerella (perchè asciugano meglio) e quando può fa una partita a carte. Ti ho strappato un sorriso lo so, la nonna la conosci bene...

Ti abbraccio fortissimo nonno, virtualmente (perchè ormai si usa così).

​

Marta

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